Comunicato Stampa

la mia maniera di pensare la percussione continuerà a essere viva”
ROMA 30 aprile 2016
Il progetto è creare un primo evento a Roma, per rendere omaggio a Nanà Vasconcelos, percussionista brasiliano di fama internazionale, che ci ha lasciato il 9 marzo di quest’anno, all’età di 71 anni. L’evento, patrocinato dall’Ambasciata del Brasile in Italia e dall’ICBIE Europa Onlus, si terrà il 30 aprile presso l’Associazione Culturale “Beba do Samba” a San Lorenzo, Roma, in Via dei Messapi 8, a partire dalle h 20,00. Per info e prenotazioni Tel 328-5750390
In apertura di serata saranno proiettati alcuni video, musiche e foto sulla vita di Nanà, oltre a un omaggio sonoro alle Baterías de Maracatù, tanto care a Nanà, diretto dal percussionista brasiliano Marcus Acauan. A seguire, il concerto di Peppe Consolmagno (percussioni, voce), amico e collaboratore d’antica data di Nanà, insieme a Massimo Aureli (chitarra sette corde) e Paolo Innarella (flauti) che si incontreranno per l’occasione, all’insegna della condivisione, della creatività, del dialogo per rendere omaggio al percussionista pernambucano. Non mancheranno testimonianze e racconti su Nanà.
 
Nanà Vasconcelos ci ha lasciato il 9 di marzo 2016, era malato da circa un anno.
Strumentista e compositore, ha imparato a suonare da solo sin da bambino, creando ritmi dalle pentole e vasini da notte. Non ha mai frequentato nessuna scuola di musica, considerandosi autodidatta lungo tutta la sua carriera. In un’intervista dichiarò: “se impari la teoria musicale sui libri, avrai sempre bisogno di consultarli. Quando impari con il tuo corpo, è come andare in bicicletta. Il tuo corpo si ricorda”. 
Tra il 1983 e il 1990 è stato nominato, per otto volte, dalla rivista Down Beat, considerata la Bibbia del jazz, il miglior percussionista del mondo. Ha lavorato fino all’ultimo. Nel dicembre 2015 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa dall’Università Federale Rurale di Pernambuco (UFRPE). La camera ardente è stata allestita presso l’Assemblea Legislativa di Pernambuco, ed è stato decretato il lutto ufficiale di tre giorni, in omaggio all’artista simbolo del Carnevale e della cultura afrobrasiliana. 
Nanà è un vero maestro, ha esportato la cultura della sua città in tutto il mondo per decenni e ha elevato Recife e il suo Carnevale a livelli internazionali. Per quindici anni consecutivi ha aperto il tradizionale carnevale, conducendo un corteo di più di 500 “batuqueiros” delle 11 “nações” di Maracatu di “baque virado”.
Tramite il suo lavoro artistico è riuscito a riunire comunità di Maracatu ancora quasi sconosciute in un’unica orchestra e a spezzare barriere sociali, valorizzando la pervasiva influenza africana, componente primaria di tanta musica del Brasile. 
Il contributo del percussionista pernambucano alla cultura afrobrasiliana lo rende un protagonista di primo piano della musica afroamericana contemporanea che è, secondo importanti studiosi, l’esperienza artistica globalmente condivisa dall’inizio del secolo scorso.
La sua ultima apparizione è stata il 27 febbraio scorso al Festival Internazionale di Percussioni “Nalata” a Salvador de Bahia.
Sulla sua vasta discografia, è rilevante la collaborazione con la casa discografica ECM, che è da sempre luogo d’incontro di musicisti provenienti da esperienze diverse, ma riuniti in un progetto cosmopolita, di qualità e originalità esemplare.
Cinque musicisti, tra i tanti, hanno avuto un peso particolare nella sua vita artistica:
​Milton Nascimento: lo definiva un afromineiro
, la sua carriera è nata con lui. 
Egberto Gismonti: figura di confine tra musica erudita e popolare, con il quale ha collaborato attivamente. 
Pat Metheny: è riuscito a legare le sue sonorità alla musica di Metheny
Pina Bausch: ha scritto musiche e atmosfere per alcuni suoi spettacoli di teatrodanza.
Don Cherry: era un conservatorio ambulante, insieme a lui e a Collin  Walcott hanno creato il gruppo CoDoNa, producendo alcuni originalissimi dischi, come pionieri della world music.
Nanà in Italia, a cura di Peppe Consolmagno – si ricordano principalmente la sua collaborazione nel 1984 alla registrazione dell’album di Pino Daniele“Musicante”, oltre a concerti ed un video in anni successivi. Con Eduardo de Crescenzo nell’album “Cante Jondo” 1991, è salito sul palco di Sanremo, dove l’ha accompagnato nel brano “E la musica va”. Ha collaborato con Saro Liotta e Mario Scotti nell’album “L’attesa” 1976 RCA dedicato al Brasile, e sempre nel 1991 con Antonello Salis nel disco “Lester”; nel 2004 insieme ad Antonello Salis e Peppe Consolmagno con il Cd Vasconcelos, Salis, Consolmagno, cui sono seguiti concerti in Italia e a Parigi.   Roma 7 aprile 2016