Manifesto Programmatico

Il progetto è incentrato sul sito web www.cordasbrasileiras.com, e di concerto con le pagine facebook: cordasbrasileiras – e Omaggio a Naná Vasconcelos, giustificato dall’obiettivo di rendere al meglio questo contributo a un segmento di grande importanza della cultura afroamericana e afrobrasiliana, finora rimasto sostanzialmente misconosciuto in Italia.Il carattere amichevole di questo messaggio mi spinge a mettere in chiaro come l’unica finalità sia dare il più qualificato contributo al dialogo artistico e culturale tra Brasile e Italia  in tal senso, da parte mia nessuna smania di protagonismo, all’opposto dedico un’attenzione costante ai suggerimenti e allo scambio d’idee con i possibili interlocutori e parceiros, come articulador –
È fondamentale mettere in chiaro che l’unico obiettivo dei fondatori sia dare visibilità, per mezzo 
d’uno spazio indipendente, gratuito e autogestito, un’agorà mediatica dedicata al dialogo artistico e 
cooperativo-solidale tra Brasile e Italia, e non nascondo il sollievo – non sembri eccessivo 
il termine – di non dover convincere nessuno circa la reale natura dei nostri interessi, esclusivamente 
legati al dialogo culturale tra Brasile e Italia. 


*** resistenza culturale
Vorrebbe essere una consapevole partecipazione alla resistenza culturale, che è tratto comune e condiviso con gli ambienti brasiliani, con i quali condividiamo iniziative; quindi non solo i musici e gli artisti.
sarà uno zibaldone leopardiano d’idee, pure a carattere politico giuridico e sociale, e comunque non avulse, ma anzi fortemente collegate ai temi musicologici, sulla cultura di massa del Brasile, approssimativamente dai primi del XIX secolo e, tra i temi di basilare importanza, incentrato sulla struttura portante della musica strumentale del Brasile, lo Choro e la sua storia. 
Consapevole di quanto modesto sia il contributo nel disegnare quest’affresco storico dai primi del XIX secolo, mi accingo a pubblicare una sintesi in italiano di alcuni testi brasiliani fondamentali.
Si vorrebbe dare impulso al contributo italiano agli studi afrobrasiliani, e in tal senso ci riconosciamo nel motto visione afrocentrica di altre numerose realtà artistiche, solidali e comunitarie. 
Senza nessun intento polemico pensiamo che, fino a prova contraria, la pur importante risorsa delle Reti Sociali – social networks – non sia da sola sufficiente al dialogo culturale dai “confini dilatati”, altrimenti detto etnia immaginaria”. 


*** Chitarra Brasiliana – Violão Brasileiro
Probabilmente è chiaro che financo la definizione che propongo è suscettibile di osservazioni e 
critiche; i più autorevoli musicologi e storici brasiliani sarebbero in difficoltà nel tentativo di 
identificare e tematizzare un insieme di argomenti da raggruppare sotto la generica e 
insufficiente espressione “Chitarra Brasiliana”, e il complesso intreccio tra “popolare” e “erudito”.
Seppure consapevole di questa difficoltà teorica, ho recentemente avuto conferma, ferme restando le precedenti considerazioni, come l’espressione Violão Brasileirosia adeguata per richiamare un’immagine/mondo sonoro universalmente condiviso. 
Abbiamo accolto il suggerimento di dare visibilità, soprattutto tramite ‹‹interviste-autoritratto›
– di preferenza reali, oppure Immaginarie, ma anche Impossibili, ai numerosi 
chitarristi/compositori sia brasiliani sia italiani, che stanno creando l’odierno, inedito 
e lungamente atteso nuovo corso artistico. 
La forma dell’intervista sembra la risorsa più appropriata a dare voce alle esperienze artistiche, sociali e comunitarie/solidali che via via incontriamo e ri-incontriamo. 
Sempre a proposito della ‘risorsa interviste’, siamo concentrati ad accrescere la visibilità artistica per i futuri interlocutori e parceiros, in tal senso sono vivamente sollecitati i vostri suggerimenti.
I contatti avuti finora confortano la nostra visione, sulla crescita del 
Movimento artistico italo-brasiliano contemporaneo, che forse già esiste, forse esisterà. Per ora è solo un desiderio, e vive un’esistenza metaforica nell’esperienza della musica realizzata (e da realizzare), della consapevolezza di cittadinanza, della cultura e della cooperazione solidale dei molti che lo animano.


Senz’ombra di retorica, siamo animati dall’incontro con il Brasile-universo in musica (e non solo) che può essere decisivo, alla ricerca di nuove rotte musicali e di altri progetti di vita. Ipotizziamo, o desideriamo, l’esistenza di questo Movimento, e francamente poco ci importa se può suonare naïf mettere in chiaro che per alcuni è stato come ritrovare una parte di noi stessi.


L’“orizzonte filosofico” è dunque la prospettiva solidale e comunitaria, in armonia con lo stile e la prassi degli ambienti brasiliani con i quali è già avviato il dialogo, e che ha ovviamente l’altra sponda nell’Unione Europea.
Consideriamo strategica l’attitudine del bilinguismo – italiano e portoghese – per favorire un approccio immediato a tutti i contenuti, e pensiamo al nome simbolico di 
Projeto Círculo Romano de Cordas Brasileiras, che riassume i nostri temi, ossia la diffusione, condivisione e ricerca, corredate di presentazioni e spiegazioni bilingui.
In armonia con le nostre appartenenze politiche, uno spazio sarà dedicato a dare la maggiore visibilità anche alla cooperazione e alla solidarietà internazionale tra Brasile e Italia, ambiente con il quale percepiamo una forte affinità.


Progetto Círculo Romano de Cordas Brasileiras – di concerto con il sito www.cordasbrasileiras.com – e la pagina facebook: cordasbrasileiras – 
Siamo un gruppo di persone che da decenni condividono l’attenzione per il mosaico musicale del Brasile, con particolare attenzione, ma di certo affatto esclusiva, agli strumenti a corda.
È in via di ampliamento una vasta documentazione di materiali sonori, audiovisuali e testuali brasiliani – L P rari, musicassette, C D, DVD, spartiti, metodi didattici per vari strumenti, quaderni di studio sullo Choro, filmati, tesi di laurea, interviste, registrazioni sul campo, articoli, trasmissioni radiofoniche, biografie, immagini, materiali tratti del web, libri fotografici ecc.
É realizzata e diretta dal M.o Fabio Commini, co-autore del progetto, chitarrista classico, musicologo, da tempo collaboratore di RAI – RADIO 5 CLASSICA in qualità di esperto musicale.
Il progetto si rivolge ai ricercatori, alle scuole di musica e alle istituzioni culturali, come pure ai centri sociali e alle organizzazioni popolari motivate a un approfondimento culturale in via generale, con particolare simpatia per i lungimiranti animatori di concerti e intrattenimenti in musica. Creano in tal modo occasioni, sia domestiche e conviviali sia popolari, opportunità ideali per diffondere la qualità del Brasile come maggior paese ‘afro’ al di fuori del Continente d’origine. Un’attenzione costante è quindi rivolta alla manifestazione della sua immagine artistica e culturale, nella prospettiva dell’esaltazione della cultura brasiliana e 
afro-lusòfona


In conclusione, si aggiunge il progetto di eseguire partiture, cameristiche e per organici allargati, di autori brasiliani sull’esempio delle Orquestras de Cordas del Brasile, e inoltre di realizzare programmi radiofonici su segmenti rari e importanti per valore artistico e rilevanza etnomusicologica. 
Salta agli occhi il confronto con l’altra grande cultura afroamericana, anglofona.
Al pari della storica, indelebile impronta, vorremmo dire karmica, per quel che riguarda la vicenda comune a nativi americani, Africani e popoli euro-atlantici – le storie parallele di Brasile e USA hanno lasciato il segno, soprattutto tramite la musica, nell’immaginario planetario. Oggi, 2018, anche per via dei cambiamenti del XXI secolo, l’altro gigante afrodiscendente – il Brasile è la maggior comunità afro al di fuori del Continente d’origine – quello di lingua latina, con nostra grande gioia – e a fronte delle note difficoltà del momento – si risveglia a vita nuova, risultato al quale abbiamo cominciato a dare il nostro contributo da molto tempo.